Le premesse c'erano tutte.
Noi due soli soletti, un bel giro tra le vigne del chianti, con la moto vecchia per andare tranquilli tranquilli e godersi il panorama, senza meta.
Probabilmente verso sera si sarebbe trovato, chesso', una locanda; ci saremmo fermati e avremmo ammirato il tramonto sulla nostra bella Toscana davanti ad una romantica cenetta.
Il giorno dopo saremmo ripartiti, pronti a tornare alla vita incasinata di tutti i giorni.
Sabato mattina ci siamo alzati e pure il tempo sembrava essere dalla nostra parte.
Comunque di questo, poco ci importava.
Sono le 13.17, siamo riusciti a chiudere il negozio presto.
Partiamo.
Giusto pochi km per lasciarci la citta' alle spalle ed inizia a piovere.
Perfetto.
Tanto non abbiamo fretta.
Ci rintaniamo in un vecchio alimentari vicino all'Impruneta.
Il tempo qui sembra essersi fermato 40 anni fa, ordiniamo 2 panini e ci divertiamo a commentare i vari clienti, sono per lo piu' piu' cacciatori che ci regalano perle di saggezza toscana.
Si è messo a piovere sodo.
Si son fatte le tre.
Ci infiliamo la tuta antipioggia e ripartiamo.
Le curve scivolano via veloci.
Lo so che una giornata di sole sarebbe stata l'ideale, fino a ieri era quasi da andar in moto in maglietta, ma anche la pioggia ha un certo fascino!
Mi consolo pensando che troveremo un bell'alberghetto e dopo una giornata cosi' umida pregusto gia' il vapore di una bella doccia calda..
Mentre mi faccio tutti i miei viaggi sento la moto che comincia a perdere colpi.
Mike si gira e con la sua aria pacifica, mi avverte che stiamo rimanendo senza benzina.
Perfetto.
Ovviamente di benziani, neanche l'ombra.
Bene.
Fortunatamente la pioggia ci da un attimo di tregua.
Ci togliamo i caschi e iniziamo a spingere.
Due 'simpatiche' nonnette su una ritmo grigia ci avvertono dal finestrino che il primo distributore e' a 6 km, ovviamente, la faccia barbuta di mio marito non offre la sicurezza tale da far si che si prodighino per darci una mano.
Proseguiamo.
La strada e' stretta, macchine e pulmann ci fanno il pelo.
Potrei dirne mille ma me ne frego sperando che in qualche modo, come sempre, la situazione magicamente si risolva.
Forse ci siamo.
La discesa.
Saltiamo in sella alla moto, caschi sotto braccio.
Non sono convinta.
La strada scende veloce e la moto fila via.
Nella corsia opposta: la polizia municipale.
Perfetto.
Il vigile abbassa il finestrino e ci guarda con gli occhi fuori dalle orbite.
Siamo rimasti senza benzinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Di sabato pomeriggio, nel comune di Monteriggioni, siamo quanto di piu' fuori legge possa capitargli.
Accendono i lampeggianti, fanno inversione, ci superano e ci aspettano.
La discesa è finita, balziamo giu' dalla moto e ricominciamo a spingere, lentamente.
Lo spilungo tamburella la paletta nelle mani, mentre dietro di lui appare una vigilessa minutina ; dalla faccia si capisce che lei e' quella buona, mentre a lui fumano le orecchie lei abbozza un sorrisetto complice.
Ci siamo.
Siamo rimasti senza benzina.
Parlano solo gli uomini.
Senza benzina..e siete senza casco.
Ma e' come andare in bicicletta, se il motore e' spento.
Intanto dammi i documenti.
So perfettamente che ci sara' qualche rogna, l'assicurazione e' scaduta, ma l'abbiamo rinnovata, non ho il contrassegno, ma mi sono portata dietro la copia del bollettino ma, i documenti?
Ho la fotocopia, questa moto ha il libretto originale del 1969 e se lo perdessi mi dispiacerebbe da morire.
C'è la multa in questo caso,tuona infastidito.
Lo so, mi scoccia molto di piu' se perdo il libretto.
Ovviamente la fotocopia e' tutta nera e manco si vede a chi è intestata la moto.
E' multa, sentenzia lo spilungo esasperato.
Vabbene, ma almeno aiutateci con la benzina.
Lo spilungo esce dai gangheri tra 2 km sara' fuori comune, il distributore ne dista almeno altri 4 e lui e' veramente ligio al dovere.
La vigilessa, che e' stata muta fino ad adesso, prova ad intercedere per noi.
Adesso diventa una questione fra donne.
Mi scaldo e decido che: o avremo la multa e la benzina, o se si rifiutano di darci una mano non dovranno farci la multa.
La vigilessa riesce a convincere il suo compare , Mike tira fuori 5 euro e lo spilungo parte sbraitando.
Lei rimane con noi, è simpatica , mentre compila il verbale scopriamo che abita nel nostro stesso quartiere.
Ci tiene moltissimo a scrivere nelle note che il libretto è un vero cimelio, la assecondiamo.
Ricomincia a piovere, adesso è un temporale.
Mi sento terribilmente in colpa per lei e le offro riparo con la mia antipioggia.
Ecco lo spilungo con i lampeggianti accesi, non si è rilassato neanche adesso.
Anzi.
E' furioso.
Ci restituisce i 5 euro bofonchiando.
La benzina la offro io.
Ringraziamo.
Ripartiamo.
Ridiamo.
Dopo un'ora di pioggia incessante il cielo sembra aprirsi ed ancora non abbiamo deciso dove andare.
Un cartello ci indica che tra 15 km saremo a San Galgano.
Qui il paesaggio tipicamente toscano lascia improvvisamente il posto ad uno scenario degno di templari e crociati.
Ci godiamo un tramonto spettacolare tra i rosoni dell'abbazia.
E' tardi.
Ripiove.
Decidiamo di non dormire fuori ma di tornare a casa, ceneremo a Firenze nel nostro posto preferito.
Ovviamente sara' chiuso.
L'indomani il tempo è decisamente migliore ,dopo una colazione abbondante, saltiamo nuovamente in sella e ci godiamo un bel solicino.
Castelfiorentino, 13.45.
Una ragazza sta tentando di cambiare la gomma della sua macchina sul ciglio della strada.
Stessa scena di ieri.
Nessuno si ferma.
Le diamo una mano raccontandole le nostre disavventure del giorno prima.
Ci ringrazia cento volte.
Anche di piu', ci regala una bottiglia di Chianti con i controcazzi, ne ha una cassa intera in macchina.. Chissa,' che lavoro fara'..
Ci salutiamo.
La sua macchina pero' non parte.
Torniamo indietro e le diamo una spinta.
Sarete miei ospiti per un week end nell'agriturismo con Spa dove lavoro a Volterra.
Questo e' il mio biglietto da visita.
Ringraziamo.
Ripartiamo.
Ridiamo.
Queste scorzette candite le abbiamo mangiate la domenica, mentre raccontavamo a tutti della nostra
fuga romantica...
That's all folks!
Ingredienti:
- 3 grosse arance bio
- 1 litro di acqua
- 500 gr. zucchero
- 180 gr. cioccolato fondente Venchi 75%
- 2 cucchiaini di Talisker
Lavare e asciugare la frutta.
Incidere la buccia in 4 quarti.
Coprire in una casseruola con abbondante acqua e bollire per circa 10 minuti.
Cambiare l'acqua e riportare a bollore 2/3 volte fino a quando non avra' perso tutto l'amaro.
Scaldare lo zucchero con l'acqua a fuco basso e far bollire per 1 ora circa fin quando la buccia diventa tenera.
sistemare su carta assorbente e far riposare.
Tagliare la buccia a fiammifero.
Far sciogliere il cioccolato a bagno maria con 2 cucchiaini di Talisker.
Ricoprire le scorze e far raffreddare.