lunedì 25 febbraio 2013

The Florentine Diaries!Un Pomeriggio Da Loretta Caponi E La Torta Di Riso Carrarina Di Gae..

Quanto mi piace girovagare senza meta per le vie del centro della mia citta'.
Ne conosco a memoria ogni angolo e non mi stanco mai: come un'amante avida percorro estasiata le sue strade alla ricerca di storie, ricordi, persone, profumi..
Quando le sto lontana per qualche tempo, non c'e' niente di piu' inebriante della sensazione di potervi far presto ritorno.
Spesso come Alice mi perdo nelle sue meraviglie ,come lei, dopo aver mangiato un pezzo di torta magica, mi faccio improvvisamente piccina piccina e mentre cammino, si materializzano davanti ai miei occhi i ricordi della Firenze della mia infanzia.
Tante cose sono cambiate, tante cambieranno, ma ce ne sono altrettante che sono ancora li  come le hai lasciate da bambina e che ci saranno in ogni momento, a darti il conforto di quella che, per sempre,chiamerai casa.
E poi ci sono posti per cui non ti senti ancora abbastanza grande e quando ci passi davanti riaffiorano le parole della della mamma che, mentre ti sistema gli alamari del cappottino e ti da un pizzico sulle guance per ravvivarne il rossore, sorridendo, ti prega di comportarti bene.
Perche' adesso si entra in un posto speciale e si deve stare brave.
Metti il broncio, ma poi sai che andrai a vedere i Babbi Natale in Piazza della Repubblica e mentre le voci nel negozio si fanno sempre piu' lontane ti lasci cullare da colori,trame preziose, personaggi fantastici.
Qualche tempo fa la mia amica Giulia mi ha chiesto di accompagnarla nel negozio di Loretta Caponi.
Adesso sono cresciuta e le voci che un tempo erano lontani brusii si sono fatte vicine vicine nei racconti di Lucia, figlia di Loretta, che ci ha aperto le porte di un mondo fatto di passione, tradizione e minuziosa cura per i dettagli.
Qui, dalla biancheria per la casa, agli abiti per bambini, alla lingerie di lusso, tutto è frutto del lavoro di sapienti mani artigiane in grado di creare veri e propri pezzi unici apprezzati in tutto il mondo.
Dedico a Lucia questa ricetta di famiglia che tanto piaceva a Gaetano, quanto la tovaglia ricamata con le cornucopie che decise di comprare per Giovanna tanti anni fa nel vecchio negozio di Borgo Ognissanti.




Ingredienti:
  • 150 gr di riso originario
  • 8 uova intere
  • 750 ml di latte fresco
  • 500 gr di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 bacca di vaniglia
Cuocere il riso al dente in abbondante acqua salata. Scolarlo e lasciarlo raffreddare. Nel frattempo montare le uova con lo zucchero, aggiungere la vaniglia, un pizzico di sale e lentamente il latte a temperatura ambiente. Accendere il forno a 180 gradi e versare sul fondo della teglia qualche cucchiaio di zucchero e una noce di burro, lasciar caramellare. Distribuire sul fondo caramellato il riso e sopra la crema. Cuocere per circa un'ora o comunque fino a quando sul dolce si sara' formata una bella crosticinna dorata.

Piazza degli Antinori, 4-red, 50123 Firenze
055 211074 · lorettacaponi.com

martedì 15 gennaio 2013

Everything Tell A Story! La Focaccia Genovese, Un Lamsonsharp ,Lo Scassinatore Di Auto Di Denver And Someone Moving To Japan..

A volte me la rido sotto i baffi pensando a come nascono per caso i post, quelli miei intendo.
Scrivo poco lo so, ma come dice l'ammonimento in fondo la pagina non puo' considerarsi testata giornalistica in quanto non aggiornato periodicamente.
Su questo non ci piove.
Scrivo solo quando ne ho voglia.
Scrivo solo quando ho cose da dire.
Quando la foto,anche se fatta per caso, e' perfetta per gli strani standard del mio cervello.
Qualche tempo fa qualcuno mi ha chiesto: ma lo fai o no un post per quando parto?
Eccoci qui.
Ci piacciono le storie e sopratutto ci piacciono tutti gli oggetti che hanno una storia da raccontare.
Eccotene una servita su un piatto d'argento.
L'altra sera ho sperimentato la  ricetta della genovese, ho pensato che era venuta bella alta  e che si meritava una foto.
Ho apparecchiato.
Tagliere di legno, la focaccia bellina in posa, toh..una scatola di salmone dell'Alaska saltata fuori dalla calza della befana..
Poi ho rovistato nel cassetto delle posate per cercare un coltello che si abbinasse perfettamente al mio bel quadretto.
Ed e' apparso lui.
Un Lamsonsharp.
Nel 1800 ogni donna di casa che si rispettasse aveva il suo coltello da cucina preferito.
Susan Lamson, il cui marito possedeva la più' antica coltelleria d'America,non fece eccezione.
A furia di usarlo, quello di Susan divenne in quanto a lama e forma identico a quello che vedete oggi qui nella foto.
Quando ahimè , il coltello di Mrs.Lamson passo' a miglior vita, suo marito, armato tanto amore e una buona dose di sentimentalismo ne riprodusse uno identico "nuovo ma vecchio".
Per quel che mi riguarda questa e' una di quelle storie che avrebbe segnato decisivamente la scelta di un oggetto piuttosto che un altro.
Quello che non sapete e' che invece questo Lamsonsharp e il suo glorioso passato sono finiti nella mia cucina per puro caso.
O forse no?
La sua storia e' rimasta sepolta fino a oggi, fino a quando, sempre per caso, mi è' capitato per le mani.
Nell'estate del 2009 Mike e io eravamo stati a Denver, in Colorado, per una settimana di lavoro.
Avevamo affittato anche una macchina e nei ritagli di tempo c'eravamo fatti pure qualche giretto nei dintorni.
Il giorno prima di partire eravamo stati in un parco bellissimo sulle Rocky Mountains.
Di ritorno, in ritardo come sempre, dovevamo passare a prendere dei colleghi fuori da un centro commerciale per andare alla consueta cena prima della partenza.
Mike aveva chiuso le chiavi dentro la macchina nel parcheggio.
Perfetto.
Dopo qualche tentativo fallito miseramente di abbassare a mano i finestrini, ero stata spedita bruscamente a comprare qualcosa di appuntito nel centro commerciale, memore forse di quella volta in cui ci eravamo fatti aprire la macchina con le forbici i dai venditori di telecamere/mattoni in autogrill ad Ancona.
È fu così' che il Lamsonsharp venne in mio possesso.
Piccolo e appuntito sembrava perfetto per scassinare la serratura della macchina.
Ma così' non fu.
Il sorvegliante del parcheggio, che ci teneva d'occhio ormai da un po', ci suggerì di non armeggiare troppo con l'auto, onde evitare di incappare in una denuncia da parte della compagnia di noleggio.
Dopo qualche minuto di frenetica ricerca nelle sue tasche, ne tirò' fuori un biglietto da visita consumato e ci fornì' il preziosissimo numero dello scassinatore di auto di Denver e dintorni.
Per questo amo gli Stati Uniti!
Il soggetto si presentò' con un auto improbabile piena di cani e di arnesi da cassonetto.
Dopo un giro di ricognizione intorno al nostro mezzo aveva optato per una specie di canna da pesca cui erano attaccati un sacco di bastoncini.
Aveva l'aria di sapere perfettamente il fatto suo.
Infatti,dopo tre minuti ,con 30 dollari in piu' in tasca e senza alcun segno di effrazione evidente ,lo zio Sam ci aveva ridato la liberta'!
Ieri sera quando ho ritrovato il coltello nel cassetto e l'ho guardato davvero per la prima volta mi sono resa conto di quanto fosse strana la sua forma, incuriosita ho letto la storia di Susan sulla scatola.
Inutile dire che il coltello più' romantico della mia cucina e' da oggi anche il mio preferito.
Agli amici che se ne partono per un paese lontano auguro di trovare amore, fortuna e tante storie da raccontare..



Ingredienti:
  • 600 gr farina
  • 2 cucchiai di zucchero
  • lievito di birra
  • acqua tiepida
  • sale
  • olio evo


Sciogliere il lievito di birra in un bicchiere di acqua tiepida.Iniziare ad impastare a mano energicamente ed aggiungere sale e zucchero.Aggiungere acqua fino a raggiungere la giusta consistenza.Formare una palla.Far lievitare in un luogo caldo e asciutto per circa 2 ore.Stendere in una teglia con abbondante olio, spennellarla bene, cospargere di sale grosso e infornare a 180 per circa 20 minuti.

giovedì 1 novembre 2012

D'Amore E D'Altri Disastri!Scorzette D'Arancia Candite Al Talisker E Una Fuga Romantica Nel Chiantishire..

Le premesse c'erano tutte.
Noi due soli soletti, un bel giro tra le vigne del chianti, con la moto vecchia per andare tranquilli tranquilli e godersi il panorama, senza meta.
Probabilmente verso sera si sarebbe trovato, chesso', una locanda; ci saremmo fermati e avremmo ammirato il tramonto sulla nostra bella Toscana davanti ad una romantica cenetta.
Il giorno dopo saremmo ripartiti, pronti a tornare alla vita incasinata di tutti i giorni.
Sabato mattina ci siamo alzati e pure il tempo sembrava essere dalla nostra parte.
Comunque di questo, poco ci importava.
Sono le 13.17, siamo riusciti a chiudere il negozio presto.
Partiamo.
Giusto pochi km per lasciarci la citta' alle spalle ed inizia a piovere.
Perfetto.
Tanto non abbiamo fretta.
Ci rintaniamo in un vecchio alimentari vicino all'Impruneta.
Il tempo qui sembra essersi fermato 40 anni fa, ordiniamo 2 panini e ci divertiamo a commentare i vari clienti, sono per lo piu' piu' cacciatori che ci regalano perle di saggezza toscana.
Si è messo a piovere sodo.
Si son fatte le tre.
Ci infiliamo la tuta antipioggia e ripartiamo.
Le curve scivolano via veloci.
Lo so che una giornata di sole sarebbe stata l'ideale, fino a ieri era quasi da andar in moto in maglietta, ma anche la pioggia ha un certo fascino!
Mi consolo pensando che troveremo un bell'alberghetto e dopo una giornata cosi' umida pregusto gia' il vapore di una bella doccia calda..
Mentre mi faccio tutti i miei viaggi sento la moto che comincia  a perdere colpi.
Mike si gira e con la sua aria pacifica, mi avverte che stiamo rimanendo senza benzina.
Perfetto.
Ovviamente di benziani, neanche l'ombra.
Bene.
Fortunatamente la pioggia ci da un attimo di tregua.
Ci togliamo i caschi e iniziamo a spingere.
Due 'simpatiche' nonnette su una ritmo grigia ci avvertono dal finestrino che il primo distributore e' a 6 km, ovviamente,  la faccia barbuta di mio marito non offre la sicurezza tale da far si che si prodighino per darci una mano.
Proseguiamo.
La strada e' stretta, macchine e pulmann ci fanno il pelo.
Potrei dirne mille ma me ne frego sperando che in qualche modo, come sempre, la situazione magicamente si risolva.
Forse ci siamo.
La discesa.
Saltiamo in sella alla moto, caschi sotto braccio.
Non sono convinta.
La strada scende veloce e la moto fila via.
Nella corsia opposta: la polizia municipale.
Perfetto.
Il vigile abbassa il finestrino e ci guarda con gli occhi fuori dalle orbite.
Siamo rimasti senza benzinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Di sabato pomeriggio, nel comune di Monteriggioni, siamo quanto di piu' fuori legge possa capitargli.
Accendono i lampeggianti, fanno inversione, ci superano e ci aspettano.
La discesa è finita, balziamo giu' dalla moto e ricominciamo a spingere, lentamente.
Lo spilungo tamburella la paletta nelle mani, mentre dietro di lui appare una vigilessa minutina ; dalla faccia si capisce che lei e' quella buona, mentre a lui fumano le orecchie lei abbozza un sorrisetto complice.
Ci siamo.
Siamo rimasti senza benzina.
Parlano solo gli uomini.
Senza benzina..e siete senza casco.
Ma e' come andare in bicicletta, se il motore e' spento.
Intanto dammi i documenti.
So perfettamente che ci sara' qualche rogna, l'assicurazione e' scaduta, ma l'abbiamo rinnovata, non ho il contrassegno, ma mi sono portata dietro la copia del bollettino ma, i documenti?
Ho la fotocopia, questa moto ha il libretto originale del 1969 e se lo perdessi mi dispiacerebbe da morire.
C'è la multa in questo caso,tuona infastidito.
Lo so, mi scoccia molto di piu' se perdo il libretto.
Ovviamente la fotocopia e' tutta nera e manco si vede a chi è intestata la moto.
E' multa, sentenzia lo spilungo esasperato.
Vabbene, ma almeno aiutateci con la benzina.
Lo spilungo esce dai gangheri tra 2 km sara' fuori comune, il distributore ne dista almeno altri  4 e  lui e' veramente ligio al dovere.
La vigilessa, che e' stata muta fino ad adesso, prova ad intercedere per noi.
Adesso diventa una questione fra  donne.
Mi scaldo e decido che: o avremo la multa e la benzina, o se si rifiutano di darci una mano non dovranno farci la multa.
La vigilessa riesce a convincere il suo compare , Mike tira fuori 5 euro e lo spilungo parte sbraitando.
Lei rimane con noi, è simpatica , mentre compila il verbale scopriamo che abita nel nostro stesso quartiere.
Ci tiene moltissimo a scrivere nelle note che il libretto è un vero cimelio, la assecondiamo.
Ricomincia a piovere, adesso è un temporale.
Mi sento terribilmente in colpa per lei e le offro riparo con la mia antipioggia.
Ecco lo spilungo con i lampeggianti accesi, non si è rilassato neanche adesso.
Anzi.
E' furioso.
Ci restituisce i 5 euro bofonchiando.
La benzina la offro io.
Ringraziamo.
Ripartiamo.
Ridiamo.
Dopo un'ora di pioggia incessante il cielo sembra aprirsi ed ancora non abbiamo deciso dove andare.
Un cartello ci indica che tra 15 km saremo a San Galgano.
Qui il paesaggio tipicamente toscano lascia improvvisamente il posto ad uno scenario degno di templari e crociati.
Ci godiamo un tramonto spettacolare tra i rosoni dell'abbazia.
E' tardi.
Ripiove.
Decidiamo di non dormire fuori ma di tornare a casa, ceneremo a Firenze nel nostro posto  preferito.
Ovviamente sara' chiuso.
L'indomani il tempo è decisamente migliore ,dopo una colazione abbondante, saltiamo nuovamente in sella e ci godiamo un bel solicino.
Castelfiorentino, 13.45.
Una ragazza sta tentando di cambiare la gomma della sua macchina sul ciglio della strada.
Stessa scena di ieri.
Nessuno si ferma.
Le diamo una mano raccontandole le nostre disavventure del giorno prima.
Ci ringrazia cento volte.
Anche di piu', ci regala una bottiglia di Chianti con i controcazzi, ne ha una cassa intera in macchina.. Chissa,' che lavoro fara'..
Ci salutiamo.
La sua macchina pero'  non parte.
Torniamo indietro e le diamo una spinta.
Sarete miei ospiti per un week end nell'agriturismo con Spa dove lavoro a Volterra.
Questo e' il mio biglietto da visita.
Ringraziamo.
Ripartiamo.
Ridiamo.
Queste scorzette candite le abbiamo mangiate la domenica, mentre raccontavamo a tutti della nostra
fuga romantica...
That's all folks!


Ingredienti:
  • 3 grosse arance bio
  • 1 litro di acqua
  • 500 gr. zucchero
  • 180 gr. cioccolato fondente Venchi 75%
  • 2 cucchiaini di Talisker
Lavare e asciugare la frutta. Incidere la buccia in 4 quarti. Coprire in una casseruola con abbondante acqua e bollire per circa 10 minuti. Cambiare l'acqua e riportare a bollore 2/3 volte fino a quando non avra' perso tutto l'amaro. Scaldare lo zucchero con l'acqua a fuco basso e far bollire per 1 ora circa fin quando la buccia diventa tenera. sistemare su carta assorbente e far riposare. Tagliare la buccia a fiammifero. Far sciogliere il cioccolato a bagno maria con 2 cucchiaini di Talisker. Ricoprire le scorze e far raffreddare.

mercoledì 5 settembre 2012

Life is Change!Lavender Plum Cake..Gluten Free..

Non so da dove cominciare a scrivere questo post.
Sono gia' contenta di aver inserito i codici di accesso alla mia pagina web.
Ci sono stati giorni non troppo lontani in cui avevo deciso di mollare il blog, saluti e festa finita.
Ci sono stati giorni difficili prima di oggi, difficili per me.
Giorni in cui mi alzavo la mattina e ripensando alle parole di chiusura del post sugli Hollywood Cupcakes :SONO FELICE, A VOLTE BASTA POCO, mi veniva da ridere di quel riso isterico misto al pianto, isterico pure quello!
Non allarmatevi, niente di gravissimo è successo ma non voglio nemmeno dire bugie e far finta che tutto sia ok.
Orso è celiaco.
E io, mamma, all'inizio l'avevo presa malissimo.
Un po' per dispiacere, un po' per ignoranza, un po' per egoismo.
Me lo immaginavo a scuola ,al compleanno di qualche suo amico, a dover rinunciare a torte e dolcetti per colpa di questo maledetto glutine.
Mi dispiaceva pensare che non avrebbe mai  piu' potuto mangiare la mia pasta frolla o i suoi adorati chicchi americani (brownies).
Mi son sentita morire al pensiero che ogni volta che saremmo usciti per la merenda insieme, io e lui ,non saremmo piu' potuti entrare in un locale o quell'altro con la spensieratezza di sempre.
E allora mi sono arrabbiata.
Tanto.
Poi Mike mi ha dato una  bella scrollata e mi ha fatto capire che dovevo cambiare punto di vista.
Farai dei dolci per lui piu' buoni di quelli 'normali' e alla fine tutti vorranno mangiare i suoi!
A me sembrava impossibile.
Fino a ieri.
Sono stati mesi di notti passate tra lettura, ricerche, prove, delusioni.
Impossibile adattare le mie vecchie ricette a farine e preparati senza glutine.
Punto e a capo.
Livello zero.
Fonte di grande ispirazione e conforto e' stato il libro di Elana Amsterdam :The Almon Flour Cookbook, comprato da Barnes&Nobles a Chicago quest'estate.
Sono felice.
A volte ci vuole un bel po'!




Ingredienti:
  • 200 gr di farina di riso
  • 50 gr di farina finissima di mandorle
  • 150 grdi zucchero aromatizzato alla lavanda
  • 2 uova intere
  • 75 gr di burro
  • scorza di limone
  • lievito
  • vaniglia
  • latte q.b.
  • 1 cucchiaino raso di xanthan gum
 Di grande aiuto nell'esecuzione del senza glutine è la gomma di Xantano, io l'ho comprata negli Stati Uniti e ancora non sono riuscita a trovarla qui da noi. Confesso che il risultato dei dolci da quando l'ho scoperta e' decisamente superiore, diciamo che sostituisce alla grande la funzione del glutine.
 Setacciare le farine con il lievito. Montare le uova con lo zucchero e la vaniglia ed aggiungere lentamente la farina insieme al latte poco per volta e al burro ammorbidito. Grattugiare la scorza di un limone biologico non trattato.Mescolare i due composti.
Cuocere a 160 gradi nel forno caldo per 40 minuti.
Lo zucchero alla lavanda lo avevo preparato agli inizi dell'estate semplicemente mettendo i fiori freschi insieme allo zucchero. 

sabato 26 maggio 2012

Early Morning Hollywood Cupcakes!Quando Se Tutto Va Storto E' Meglio Cosi'..

Come tutti i sabati la mia giornata inizia presto per andare a lavorare.
Che fatica..e pensare che c'era stato un tempo in cui il mio lavoro( non quelllo di adesso) finiva alle 13.00 di venerdi e se ne riparlava il lunedi mattina, un vero lusso!
Sveglia alle 7.00 e via di corsa.
Sistema la casa al volo, prepara la colazione, vesti l'Orso e aspetta che i nonni di turno arrivino..
Non fa una piega , tutto fila liscio.
Oggi no.
Questo sabato toccava alla suocera ma gia' da una settimana aveva dato forfait per andare a Lugano dalla figlia minore, vabbe' tanto i miei ci sono sempre.
Eh no!
Stavolta andiamo al mare da amici.
Ovviamente me lo dicono ieri.
Non mi scoraggio.
Scorro la rubrica e salta fuori il numero di una ragazza che si era proposta come baby sitter qualche tempo fa .
La chiamo.
E' ok.
Appuntamento fissato stamattina alle 8.00.
Non so perchè ma mi sveglio alle 6.00.
Orso brontola ma si riaddormenta.
Mannaggia, stavo facendo un sogno fantastico e sono stata interrotta sul piu' bello.
Vi è mai capitato di voler finire un sogno a tutti i costi?
E di provarci.
Io lo faccio in continuazione ma non ci riesco mai, o quasi..
Sono le 8.15 , nessuna traccia della SuperGirl dal curriculum impeccabile.
Ansia.
8.25.
SMS.
Sono desolata ma mi sono sentita poco bene stanotte e forse e' meglio se rimango un po' a letto,
pero' magari per il pomeriggio se ha bisogno potrei riprendermi.
Non esistono SuperGirl,  l'ho sempre sostenuto.
Rido sotto i baffi.
Non le credo ma non mi importa, ho avuto anche io ventanni e di tanto in tanto capita che li abbia anche adesso!
Nel sogno la mia giornata inizia a North Hollywood ,colazione tutti insieme da Priscilla..
In un certo senso il sogno continua..
Preparo questi cupcake.
Sono felice.
A volte basta poco.



Ingredienti per 6 cupcake :
  • 3 bicchieri piccoli di farina
  • 1 bicchiere colmo di zucchero
  • 2 uova intere
  • vaniglia
  • scorza di limone
  • 1 bicchiere scarso di latte
  • 1/2 carota grattata
  • livito in polvere
Per il Frosting:
  • 2 bicchieri piccoli di zucchero a velo setacciato
  • 4 cucchiai di burro
  • 2 cucchiai scarsi di latte
  • vaniglia
  • glitter rosa alimentare e codette varie
Accendere il forno a 180. Mescolare le uova con lo zucchero e la vaniglia aggiungere lentamente latte e farina, le carote grattate e la scorza di limone. Versare nei pirottini. Cuocere per 25 minuti. Per il frosting montare con le fruste lo zucchero con il burro ammorbidito a temperatura ambiente e la vaniglia aggiungere il latte e raggiungere la consistenza quasi ferma. Decorare.

domenica 22 aprile 2012

Il Dolce Della Domenica!Because Chocolate Can't Get You Pregnant..

Il Blog della mia amica Gaia ha da poco compiuto 2 anni e per festeggiare ha deciso di organizzare questo Contest: Il Dolce Della Domenica al cioccolato.
So che penserai che mi sono dimenticata di partecipare invece, last but not least, eccomi qui!
Ci ho pensato su continuamente...
Visto che l'argomento trattato era il mio adorato cioccolato avrei voluto, per questa occasione ,postare una ricetta perfetta ed una foto altrettanto perfetta ma siccome, purtroppo , ancora non ho fatto quel corso di fotografia comprato su Groupon la mia foto è cosi' cosi', ma la torta.. vi assicuro.. è Super :)
Da un po' di tempo è diventata il nostro chiodo fisso, una via di mezzo tra una Sacher ed il classico Devil's food americano, la torta perfetta per ogni chocoholic che si rispetti.


Ingredienti:
  • 50 grammi di cacao in polvere Venchi 2 Vecchi
  • 100 grammi di zucchero semolato bianco
  • 100 grammi di zucchero bruno demerara
  • 150 ml di acqua
  • 2 uova intere
  • 150 gr farina
  • vaniglia
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di cremore di tartaro
  • 120 gr di burro ammorbidito
Per la farcia e la copertura:
  • 200 gr di cioccolato fondente Venchi 75%
  • 125 gr. di panna fresca
  • 1 cucchiaio di melassa
Sciogliere a fuoco lento in un pentolino il cacao in polvere con l'acqua. Montare il burro a crema con lo zucchero, aggiungere lentamente le uova, la vaniglia, il sale, il cremore di tartaro sempre sbattendo bene. Aggiungere il cacao precedentemente raffreddato e lentamente la farina. Infornare a 180 x 35/40 minuti lasciar raffreddare e tagliare a meta' Per la farcia sciogliere il cioccolato a bagno maria, aggiungere la panna lentamente e la melassa e mescolare energicamente. Farcire la torta, e glassare la superficie con il rimanente composto livellandolo con una spatola.

martedì 31 gennaio 2012

Bastian Contrario!Bicchierini Fondenti E Crema Ghiacciata Al Profumo Di Zafferano..

Oggi si.
E' proprio inverno.
Freddo lo è stato anche nei giorni passati ,ma non cosi',  il cielo e' stato quasi sempre  limpido e il sole ci ha regalato giornate indimenticabili.
Oggi invece l'aria gelata ti entra dentro le ossa ed il cielo è coperto da una coltre di nubi  malinconiche.
Oggi Firenze è divisa in due: quelli ossessionati dalla neve e quelli che invece la neve la aspettano a gloria.
Io non so da che parte stare.
So che questa sarebbe  una giornata di quelle da tenere il forno acceso a 180 fisso, fosse altro che per guadagnare un po' di tepore in piu' tra una torta , una ciambella o qualche sofficissimo muffin.
Invece no.
A "Bastian Contrario" è venuto in mente, proprio oggi, di preparare un bel dolcetto ghiacciato.
I bicchierini fondenti si possono  trovare anche gia' pronti ma io mi sono comprata gli stampi per farli a casa.
Ho usato il cioccolato dark n.9 Amedei , che al momento è il mio preferito.


Ingredienti:
  • Cioccolato fondente Amedei N.9
  • 1/2 litro di latte intero
  • 1 baccello  di vaniglia bourbon
  • zafferano in pistilli
  • 3 tuorli
  • 6 cucchiai di zucchero
  • 3 cucchiai di farina
Preparare i bicchierini fondenti con la cioccolata precedentemente sciolta a bagno maria.
Portare ad ebollizione il latte con il baccello di vaniglia e lo zafferano.
Montare le uova con lo zucchero e la farina.
Togliere il latte dal fuoco e colarlo lentamente dentro il composto di uova, zucchero e farina.
Rimettere sul fuoco continuando a mescolare e bollire 5 minuti.
Raffreddare.
Riempire i bicchierini con la crema raffreddata e passare nel freezer.

mercoledì 4 gennaio 2012

Il Nuovo Anno E Il Chicco Americano!I Brownies Come Piacciono A Te..

Speriamo che l'anno nuovo inizi meglio di come è finito quello vecchio!
Gia' avevo un diavolo per capello perchè per la prima volta ,dopo ormai quasi 10 anni, mi ero lasciata convincere a rinunciare al Natale in montagna.
Fatidica nella decisione la diagnosi di menisco andato "urge operazione".
Avrei riununciato anche ai miei amati sci accontentandomi di svegliarmi sulle nevi pur di star lontano da veglioni e pranzi natalizi,  ma ,con la promessa di qualche giorno bianco a Pasqua, e con la scusa che questo sarebbe stato il primo vero Natale dell'Orso( scusate, il terzo...ma il primo in cui forse ci  avrebbe capito qualcosa visto che è da circa 6 mesi  che lo  bombardiamo  con la storia che Babbo Natale, che vive a Rovaniemi, c'ha un sacco di renne, porta un sacco di doni ecc ecc..) ho smesso di abbaiare rabbiosamente e mi sono rassegnata all'idea.
Christmas in the city.
I bagordi natalizi si sarebbero cosi' divisi.
24 cena a casa nostra con mio fratello e i miei genitori e 25 pranzo dalla suocera con zii , nonni e parentame vario.
Beh...io e Orso ci siamo fermati al 24 e da li a due giorni fa mi ricordo solo di aver lagnato ininterrottamente causa febbre, tosse e raffreddore.
Erano anni che non prendevo l'influenza e sono stata davvero Ko.
Vabbe' dai ,e' andata cosi'...
Oggi era una bella giornata di sole ed abbiamo fatto una lunga passeggiata per i parchi intorno casa nostra.
Dopo tanto scorrazzare si è fatta l'ora di merenda e visto che eravamo vicini abbiamo pensato  che potevamo fare un salto da Mama's Bakery.
Sorry, we are closed!!!!
Mannaggia, non mi ricordavo che Matt e Cristina sono in vacanza fino al 9 gennaio.
Ovviamente vaglielo tu a dire a un bambino di 2 anni e mezzo che da mezzora ripete ininterrottamente la parola merenda!
Vai a spiegargli che il suo posto preferito è chiuso perche' i suoi proprietari sono probabilmente negli States per una vacanza, magari a trovare i loro parenti ,che e' da tanto che non vedono, bla bla bla..
Inutile, non ci sentirebbe.
E cosi', armata di santa pazienza, e tanto amore ,ho  rispolverato la ricetta di casa Bucci del chicco americano( Brownies)
Buon anno a tutti!


Ingredienti:
  • 2 tazze di zucchero
  • 150 gr cioccolato fondente
  • 250 gr burro
  • 1/2 tazza di olio vegetale
  • 4 uova intere
  • 1/4 cucchiaino di sale
  • vaniglia
  • 1 tazza di farina
Sciogliere il cioccolato, burro e olio a bagno maria.
Lasciar raffreddare.
Sbattere le uova ed il sale, aggiungere lentamente lo zucchero e la vaniglia, unire al composto con il cioccolato e mescolare bene.
Cuocere in forno a 180 gradi per circa 45 minuti e tagliare a quadretti quando è ancora caldo.

giovedì 17 novembre 2011

L'Ordine Apparente!Parfait Ai Marroni Di Marradi Con Fave Di Cacao..

Quante volte, mamma, mi hai rimproverata!
L'ordine apparente era la mia camera di ragazzina, quando, per eludere la sorveglianza dei miei genitori, ficcavo alla rinfusa di tutto dentro armadi e cassetti.
Questo 'trucco' mi permetteva di filarmela indisturbata perchè,  quando l'ispezione arrivava agli armadi ,ero ormai gia' lontana, a far cose alrettanto proibite,  girate fuori porta senza meta in due,  a volte quattro, una volta pure in sette sopra i nostri cinquantini scassati!
Poi tornavo e me la cantavano in tutte le lingue, ma allora poco mi importava.
Oggi posso dire di essere una persona 'abbastanza' ordinata.
Luca, un amico che ha una casa in montagna sull'appennino vicino a Marradi mi ha portato una sacchettata di marroni.
Avevo pensato ad una torta con base di pasta frolla ripiena di castagne e ricotta aromatizzata al miele'..
Putroppo pero', nell'ordine apparente della mia cucina,  meta' degli ingredienti fondamentali per realizzarla erano dispersi!
A voi la conclusione..la super torta è diventata questo semplicissimo Parfait.

Ingredienti:
  • marroni di marradi
  • panna fresca
  • cacao amaro in polvere
  • zucchero
  • latte
  • 1 bacca di vaniglia
  • fave di cacao tostate
  • alloro
Essendo una ricetta di emergenza ho fatto tutto ad occhio senza dosi precise.
Ho lessato le castagne in abbondante acqua con un pizzico di sale e qualche foglia di alloro.
Una volta cotte circa dopo 40 minuti le ho sbucciate e messe in una pentola sul fuoco con il latte la bacca di vaniglia e un po' di zucchero.
Quando si sono ammorbidite e profumate bene le ho passate al minipimer fino a raggiungere una consistenza abbastanza morbida ho aggiunto cacao amaro in polvere e panna fresca precedentemente montata qualche pezzo di castagna che avevo tenuto da parte anche per decorare.
Avevo in casa un pacchetto di fave di cacao tostate che da sole difficilmente riesco ad apprezzare, ma con il dolcissimo sapore di questo parfait ci stavano proprio bene!

martedì 30 agosto 2011

Il Sapore Delle Vacanze..Marmellata Di Fichi Di Massarella&Fred Buscaglione!

Questa è stata una lunga estate.
Una vera e propria vacanza da tutto e da tutti, niente computer, macchine fotografiche o quant'altro.
Quest'estate sono stata un po' egoista ed ho voluto tenermela tutta per me.
Mi sono pero' spesso chiesta che sapore avessero le vacanze.
Ci ho pensato un po' su e non ho trovato una risposta precisa ma di sicuro quest'anno profuma di fichi da far girare la testa!
Un casolare sperduto in cima ad un poggio, un concerto assordante di cicale, i muri un po' scrostati, due cani brutti ma simpatici, uno stuolo di gatti vagabondi e poi...
LUI.
L'immenso albero di fico.
E' stata un'estate tranquilla riscaldata dal calore della famiglia, un'estate da cui, paziente, ho aspettato nascessero dei frutti.
E cosi' è stato.
Rigrazio K.Kris per Fred Buscaglione che ha fatto da colonna sonora ai 5kg di marmellata di fichi di Massarella!



Ingredienti:
  • Fichi maturi
  • Zucchero Semolato
  • Zucchero di canna
  • limone spremuto

Per ogni kg di fichi tagliati grossolanamente in 3/4 pezzi mescolare 300 gr di zucchero semolato bianco, 200 gr di zucchero grezzo di canna ed il succo di 1 limone.
Cuocere a fuoco lento per circa mezz'ora o comunque fino a quando non si sara' raggiunta la consistenza desiderata.

mercoledì 1 giugno 2011

Take The Day Off!Country Apple Pie E Che Alice Sia Con Me!

Vi sono mancata?
Mi sembra un secolo che non metto mano ai fornelli!
Con questo caldo...
Stasera ho proprio  proprio bisogno di staccare la spina, la giornata è stata lunga!
Siamo soli stasera, io ed il mio gatto del Cheshire e non ho proprio voglia di cucinare niente.
E' avanzata qualche fetta di questa torta che avevo fatto per il Compleanno di Mimi...pure con un po' di fatica lo devo ammettere.
In televisione non danno niente di buono ma voglio a farmi un bel viaggio 'nel paese delle meraviglie'.
Saro' per caso io la vera Alice??
Adesso ne assaggio un po'...domani vi raccontero' cosa e' successo...
Intanto Buonanotte ;)


Ingredienti:
Per la frolla rustica
  • 300 gr di farina
  • 150 gr di burro ammorbidito
  • 100 gr zucchero
  • 50 gr zucchero muscovado
  • vaniglia
  • un pizzico di lievito
Per il ripieno
  • 4 mele
  • 5 cucchiai di zucchero
  • farina qb
  • 1 bicchierino di Oban
  • scorza di limone
Preparare la pasta frolla,riporre in frigo per almeno 1 ora.
Stendere la frolla e ricavare 2 dischi.
Tagliare le mele grossolanamente e passarle nella farina, aggiungere lo zucchero la scorza di limone e bagnare con l'Oban.
Lasciare riposare per circa 15 minuti, versare il composto nella tortiera sul primo disco di pasta frolla richiudere con l'altro disco, sigillare i bordi e cuocere a 180 per circa 40 minuti

lunedì 11 aprile 2011

Chopper Macarons!Il Mistero Del Pendant E La Mia Ricetta Per La Felicita'!

Scompaio.Riappaio.
Ma sono fatta cosi', eternamente incostante, per cause di forza maggiore.
Nel mio lavoro (quello vero) capita spesso che i miei clienti mi chiedano qualcosa in 'pendant'...
In ordine di frequenza:
Il casco con la moto, il casco di lui con il casco di lei, il giubbotto di lui con il giubbotto di lei la moto di lei con la moto di lui e cosi' via dicendo, fino al deliro, fino alle selle in 'pendant' con la tappezzeria di casa.
Io questa cosa qui non la capiro' mai, o meglio ci sono cose su cui ci si puo' stare ma altre proprio...ma che c'azzeccano?
Comunque proviamo ad andare per ordine.
Avrete capito che le mie giornate sono piuttosto piene e che il mio momento di relax, quello in cui posso dedicarmi alla mia passione per la cucina e' quasi esclusivamente la sera, per questo prediligo i dolci, perche' spesso sono piu' buoni il giorno dopo anche se praticamente non ci arrivano mai!
L'Orso è in letargo.
MikeRudy spesso si trovano in garage  dopo cena, armeggiare coi ferri vecchi è la loro vera passione e ogni scusa è buona per metter mano al banco degli attrezzi e stare un po' insieme.
Il patto è questo:
Io torno presto ma te mi fai un dolcino.
Lo saluto sempre con un 'vai piano' e poi mi metto il grembiulone.
E' questa la mia ricetta della 'felicita'.
E da 16 anni questo piatto va sempre alla stragrande..
Condividere le passioni,  ritagliarsi anche i propri spazi per fare quello che ci piace in santa pace, nessuno dei due invade il sacro spazio dell'altro ma se ne assaporano insieme i risultati.
Io adoro andare in moto e parlare di moto fino ad addormentarmi, lui va letteralmente pazzo per i miei dolci, sopratutto quando se li mangia fra un delirio e l'alro a base cilindri, bulloni e...
Ma allora.. cosa accumuna questo  lurido chopper ai miei elegantissimi macarons?
Niente...
Pero' tutti e due sono viola.
Allora, fanno 'pendant'?



    Ingredienti per il Chopper:
    • Motorone stagionato del 1951
    • una manciata abbondante di 'malattia'
    Ingredienti per i Macarons:
    • 100 gr di albumi invecchiati 3 giorni a temperatura ambiente
    • 250 gr di zucchero a velo
    • 150 gr di farina di mandorle

      Riscaldare il forno a 150 gradi. Tritare con il mixer lo zucchero e la farina di mandorle e passare tutto al setaccio.
    Montare gli albumi a neve soda con un pizzico di sale, aggiungere qualche goccia di colorante ed incorporare lentamente agli albumi il composto di mandorle e farina mescolando dal basso verso l'alto.
    Rivestire una teglia con la carta da forno e con la tasca da pasticcere formare dei mucchietti ben distanziati.
    Cuocere per 15 minuti lasciar raffreddare e farcire.

    Ripieno di crema al cocco:
    • 1 tazza di zucchero a velo
    • 5 cucchiai di burro
    • 1 tazza scarsa di farina di cocco finissima
    • 2 cucchiai di latte.
    Mescolare tutti gli ingredienti con il mixer e farcire i macarons.

    giovedì 24 marzo 2011

    Evviva!Liebster Blog..

    E chi l'avrebbe mai detto..anche a me è toccato l'ambito 'PREMIO'!!!




    Ale , mi hai fatto proprio una bella sorpresa!
    Mi dispiace solo di non aver pubblicato niente fino ad oggi ma  solo adesso trovo un attimo per mettermi a scrivere in santa pace.
    Adesso tocca a me.
    Il mio cuoricino va alla La Cuoca & il Chitarrista a cui dovete consigliare di bloggare anche in italiano visto che è fiorentina come me e che cosi' la smetto affannarmi a tradurre le sue le sue ricette!
    Another piece of my heart a La Salute Vien Mangiando dove ci sono un sacco di idee da copiare  e alla fine torno da La Melannurca dove mi sento sempre a casa, anche se ci separano un bel po' di kilometri..

    Ecco le regole:
    Questo premio ha lo scopo di far crescere i nuovi blog, cercando di dar loro più visibilità nel web.
    Ci sono solo 3 regole da seguire:
    1) Accettare il premio e scrivere un post nel proprio blog
    2) Scegliere dai 3 ai 5 blog che seguite e che siano nati da poco o abbiano meno di 100 lettori fissi e comunicare loro che hanno vinto
    3) Linkare il blog della persona che ve lo ha inviato.

    venerdì 18 marzo 2011

    Tale Of The City!Garganelli Di Pasta Fresca Al Pesce Che non So..

    Roba da non crederci, questa qua ha le pretese di avere un blog di cucina e neanche sa come si chiama quello che bolle nella pentola!
    E' proprio cosi...
    E non dite che non l'avete pensato..
    Cominciamo per ordine:
    il Blog si chiama: "...Cakes&Beyond" quindi non sono tenuta a sapere di altri temi in materia culinaria che non siano ad alto tasso glicemico.
    Non regge.
    Vabbe' dai, mi piace cucinare un po' tutto ma vi confesso, e un po' me ne vergogno, di non essermi mai cimentata con il pesce fresco ma sopratutto di non esser mai entrata in una pescheria.
    Ora lo so la faccia che state facendo, ma non si finisce mai di imparare, giusto?

    Il 23 di dicembre, di ritorno da una spedizione di shopping natalizio dell'ultim'ora, ero imbottigliata nel traffico dietro casa mia, al cellulare con la mia amica Jasmina quando, un paio di auto avanti a me, un pulmann girando a sinistra sfascia la fiancata di una golf nuova di zecca in sosta e ovviamente che fa?
    NIENTE.
    Jas, segnati sta targa va...
    Le macchine ripartono, riattacco al cellulare, non sono del tutto sicura di aver segnato bene i numeri ma ci provo lo stesso.
    Bastano giusto un paio di ricerche e rintraccio il proprietario al telefono, gli spiego l'accaduto e mi rendo disponibile per eventuali necessita'.
    Tutto tace fino ad oggi.
    Sinceramente pensavo di aver fatto una figura un po', come dire,pessima!
    Chiamarlo per dirgli che gli hanno sfondato la macchina, sentirlo imprecare in silenzio ed esultare poi alla notizia di aver scovato il colpevole fuggitivo, ed alla fine avergli pure dato una targa sbagliata.
    E invece no.
    Oggi mi chiama e mi chiede se possiamo incontrarci per firmare la testimonianza, ha dovuto mettere in mezzo pure un avvocato, il conducente  in effetti soffriva d'amnesia e non riusciva proprio a ricordarsi l'accaduto.
    Mi presento all'appuntamento.
    Alla pescheria dietro casa mia.
    Mi accoglie in maniera affettuosa, anche sua moglie, mi ringraziano calorosamente.
    Mentre parliamo non distoglie mai lo sguardo da un mucchietto di pescetti che sta accuratamente pulendo.
    Queste cose sono per te, per la cena di stasera.
    Goffamente ammetto di non esser ferrata in materia ,mi da due dritte veloci su cosa fare, mi spiega di aver provveduto a pulire e spinare i pesci grossi (Saraghi) lavato le alici per l'antipasto e poi mi fa vedere un sacchetto con del pescetto corazzato in pezzi gia' accuratamente tagliati per fare il primo.
    Questo non me lo dice che cos'è,  ma mi guarda come se sapessi e io non smentisco in alcun modo le sue supposizioni.
    Ringrazio anche io e ci congediamo.
    Chiamo mia mamma.
    Mi hanno regalato del pesce..
    Chi?
    Lascia perdere, ti va di cucinarlo stasera?
    No grazie vado al cinema.
    E allora ci provo.
    I pesci grandi li congelo ed accetto volentieri consigli.
    Quello che invece ho fatto sono questi garganelli di pasta fresca con...crostacei!
    Si, ma quali?
    Io direi granseola, ma non sono sicura, voi che dite?


    Ingredienti:
    • ????? circa 500 Gr.
    • Aglio
    • Scalogno
    • Olio Extravergine di oliva
    • Peperoncino
    • Prezzemolo
    • Vino Bianco
    • Pomodori pachino
    • Pepe
    • Fumetto di pesce
    • Panna fresca
    • Garganelli di pasta fresca 300 gr
    Soffriggere lo scalogno con abbondante olio aggiungere uno spicchio di aglio, appena imbiondisce unire i crostacei  in pezzi, i pomodorini, un mestolino di brodo, pepe un peperoncino piccolo e sfumare con il vino bianco.
    Cuocere per circa 20 minuti, aggiungere il prezzemolo tritato finemente.
    Togliere i pezzi di pesce ed appoggiarli su un piatto aggiungere al sugo 2 cucchiai di panna fresca saltare i garganelli cotti al dente in abbondante acqua salata per circa 2 minuti servire su un piatto con sopra i pezzi interi e tritare nuovamente il prezzemolo per guarnire.

    lunedì 28 febbraio 2011

    A m'arcord!Lambrusco&Focaccia Rustica ai Fichi, Uva Passa e Miele..

    Giampaolo e Cristina sono due stravaganti clienti che ogni tanto passano a trovarci, abitano in un piccolo paesino dell'appennino Tosco-Emiliano e sabato mi hanno regalato due bottiglie di Lambrusco del contadino.
    Solo sentirli parlare mi mette di buon umore e in un batter d'occhio mi riporta nella mia amata Romagna.
    A giugno, finite le scuole, si partiva in macchina con la Renault 15 del babbo, carichi fino a scoppiare e stretti come sardine, in quell'assurda macchina di cui mi vergognavo cosi' tanto.
    Babbo e mamma davanti, e io pigiata tra nonno e nonna dietro, sommersi di bagagli alla volta delle vacanze estive.
    Anche se il mare ce l'abbiamo non troppo lontano da Firenze non si e' mai capito perchè il nonno, nella lontana estate del 1979, decise di comprar casa nelle valli di Comacchio, avevo solo tre anni.
    Qualche anno piu' tardi lo zio disse al babbo che c'era una bella strada panoramica che ci avrebbe evitato le inutili code in autostrada sulla Firenze-Bologna, un po' piu' lunga ma abbastanza scorrevole.
    Il babbo, che e' sempre stato un guidatore prudente, se sulle curve tortuose in cima al Passo della Colla si trovava davanti  un camion era capace di stargli dietro senza sorpassarlo fino a Faenza.
    Spesso si faceva notte.
    Ai miei occhi la strada diventava interminabile, se poi ci si mette pure il fatto che la maggior parte dei bambini soffrono il mal d'auto, immaginatevi voi che tortura fosse quel viaggio!
    Per tutto il tempo la mamma cantava a squarciagola, perchè nella Renault 15 non c'era la radio..
    Il supplizio veniva pero'  ripagato da quei due, a volte anche tre, mesi di dolce far niente al mare.
    Crescendo ho imparato ad apprezzare quella strada, a differenza di prima erano proprio i  km fatti in moto anche per un solo week end a ripagare le fatiche di un'intera settimana.
    Oggi posso affermare senza ombra di  dubbio di esserne follemente innamorata.
    Nella nostra macchina c'è lo stereo con il cd, c'abbiamo pure il cavo aux per attaccare  l'ipod.
    Oggi la mamma che canta a squarciagola sono io.
    Sempre la stessa canzone.
    La stessa strada.
    La stessa casa.
    Eppure sembra ieri..
    Con questa ricetta partecipo al Contest di: Farina, Lievito e Fantasia in collaborazione con Emile Henry: Frutta In Pentola
    e a quello di: About Food : Ricette Per Un Pic-nic


       Ingredienti:
    • 250 gr di farina integrale ai 5 cereali
    • 250 gr di farina manitoba
    • 100 gr farina 00
    • 3 cucchiai di miele
    • 60 gr di uva passa
    • 100 gr di fichi secchi 
    • 3 cucchiai di miele
    • semi di finocchio
    • alloro
    • sale grosso
    • zucchero
    • lievito fresco
    Mescolare le farine e formare la fontana, aggiungere l'uva passa i fichi tagliati in piccoli pezzi 1 cucchiaio abbondante di semi di finocchio il miele ed un cucchiaio di zucchero, aggiungere il lievito sciolto nell'acqua tiepida fino a raggiungere una buona consistenza, formare una palla coprire di olio extravergine d'oliva e lasciar lievitare per almeno 30 minuti.
    Stendere la pasta direttamente sulla placca da forno cospargere di sale grosso coprire con l'alloro e cuocere a 180 per 30 minuti.
    Si abbina perfettamente a tutti i salumi e formaggi saporiti.

    mercoledì 23 febbraio 2011

    Love At First Bite!Chocolate Chip Cookies&Wedding Planner..

    Finalmente ho ripreso possesso della mia identita' di Food Blogger!
    Sono mancata per un po'...in realta' avevo in mente un sacco di progetti  ma..
    Il computer si è rotto, la lavatrice pure, e una serie interminabile di casini da sistemare.
    Poi loro.
    Filippo & Ginevra  si sposeranno il 26 Marzo e  hanno deciso di mettere la loro lista di nozze nel negozio dove lavoro.
    E' bastato un attimo e la Wedding Planner mancata che è in me ha preso il sopravvento, ma solo per un po'..




    Ingredienti:
    • 170 gr di farina
    • 50 gr farina di riso
    • 150 gr cioccolato fondente
    • gocce di cioccolato
    • 90 gr cacao amaro in polvere
    • 3 uova
    • 150 gr zucchero di canna
    • chiodi di garofano pestati qb
    • 60 gr burro
    • 1 presa di lievito per dolci
    Fondere il cioccolato insieme al cacao in polvere e burro a bagno maria.
    Raffreddare.
    Montare le uova con lo zucchero, unire lentamente farina lievito, qualche chiodo di garofano pestato ed il composto fuso a bagno maria, unire solo alla fine le gocce di cioccolato.
    Mettere il composto a cucchiaiate sulla placca da forno imburrata cospargere di zucchero di canna la superficie e cuocere a 180 gr per circa 15 minuti.

    domenica 30 gennaio 2011

    With A Little Help From My Friends!Cheesecake Mousse&Mario Luca Giusti..

    Qualche tempo fa è stato il mio Compleanno e con la scusa del Blog, per mia immensa felicita', ho ricevuto un sacco di regali in tema!
    Un elegantissimo book rilegato in pelle per scrivere le mie ricette con tanto di iniziali con il mio nome, un libro sull'arte di decorare la tavola, una candela mangiaodori per la cucina, il dvd del film Julie&Julia( dovete assolutamente vederlo, io mi sento molto Julie!), il trita prezzemolo  Mulinex, perfino un pallone gigante gonfiato a elio a forma di Cupcake, un ricettario originale del Woman's Institute Of Domestic Arts and Sciences datato 1918...
    E poi..... loro..
    Le tanto bramate alzate di Mario Luca Giusti.
    non una ma bensi' due, viola e trasparente...mai fui cosi' felice nel ricevere un regalo doppio!



    Ingredienti:
    • 400 gr ricotta fresca
    • 100 gr philadelphia
    • 100 gr mascarpone
    • 3 uova
    • 3 cucchiai rasi di zucchero
    • zucchero grezzo di canna
    • biscotti secchi non troppo dolci (digestive, krumiri..)
    • miele melata di bosco
    Amalgamare bene la ricotta con il mascarpone e philadelphia aggiungere lo zucchero e le uova, montare a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale, unirli lentamente al composto mescolando dal basso verso l'alto. Infornare a 180 gradi per 15 minuti, lasciar raffreddare.
    Sbriciolare 5/6 biscotti e aggiungere 3 cucchiaini di zucchero grezzo di canna, ricoprire leggermente le pareti esterne e servire con miele melata di bosco molto caldo sulla mousse a temperatura ambiente.Se non vi piace il miele ricordatevi di aggiungere piu' zucchero all'impasto che altrimenti risultera' poco dolce.

    sabato 22 gennaio 2011

    Crazy For Azuki!Japanese Daifukumochi..

    Finalmente ce l'ho fatta!!
    Sono riuscita dopo un bel po' di tentativi falliti miseramente a fare i Daifuku, dolcetti giapponesi di riso glutinoso con un cuore di marmellata di fagioli rossi dolce...
    Lo so, detto cosi' sembra proprio una schifezza, ma  io li amo alla follia!
    La prima volta che li abbiamo mangiati è stato tanti anni fa a Las Vegas in un sushi bar, e da li' è nata la mania di trovarli.
    Purtroppo allora qui a Firenze c'erano solo due ristoranti Giapponesi, che ovviamente non li avevano.
    Visto che in quegli anni avevamo preso il via a passare le vacanze estive vagabondando in moto sulle highway americane ,avevamo scovato  a San Francisco il Japan Centre di Geary Boulevard, l'unico posto dove io e Mike non litigavamo mai per andare insieme, lui passava  ore nel magazine shop a sfogliare una ad una  tutte le riviste di moto mentre io vagabondavo soddisfatta per i negozietti di cose inutili,coloratissimi kimoni e il supermarket dove c'è un reparto interamente dedicato ai dolci e dove vendono dei Daifuku grossi come palle da tennis!
    L'anno che abbiamo fatto il giro verso Nord ce ne siamo comprati un pacchetto maxi da portare con noi.
    Un giorno, avevamo viaggiato fino a tardi, era una giornata bellissima, non avevamo fatto colazione ne avevamo pranzato, sulle spalle quasi 1000 km e un bel po' di fame.
    A pelo eravamo riusciti a trovare posto in un KoA sperduto nel Wyoming!
    Abbiamo steso i sacchi a pelo nella nostra casetta di legno ed esausti ci siamo seduti fuori sul dondolo come in un vecchio film.
    Abbiamo mangiato tutti i Daifuku della busta, pensavo che saremmo morti!
    Adesso i ristoranti Giapponesi a Firenze nascono come funghi, ma per un Daifuku piccolo come una pallina da golf ti chiedono anche 6 euro!
    Invece  negli Asia Market sparsi per la citta' si possono trovare  tutti gli ingredienti per farlseli a casa, difficile e' stato trovare la ricetta ma dopo un po' di tentativi e aggiustamenti eccoli qua...




    Per la marmellata di fagioli rossi (Anko) ho usato la ricetta da ' Il Libro del Cavolo' di Sigrid Verbert
    Ingredienti:
    • 250 gr di fagioli rossi Azuki
    • 250 gr di zucchero
    Versare i fagioli in una pentola coprirli di acqua e portare ad ebollizione.
    Spegnere e scolare, rimettere i fagioli nella pentola con 850 ml di acqua e lasciar riposare per 24 ore.
    Eliminare i fagioli venuti a galla,portare ad ebollizione e lasciar cuocere per circa 2 ore.
    Quando l'acqua sara' tutta assorbita aggiungere lo zucchero e mescolare per 5 minuti, frullare il tutto.Conservare in frigorifero.

    Daifuku
    Ingredienti:
    • 1 tazza di farina di riso glutinosa e farina di riso normale 1/2 tazza
    • 3/4 di tazza di acqua
    • 1/4 di tazza di zucchero
    • sale
    • Mescolare il riso glutinoso, zucchero un pizzico di sale con l'acqua formando un composto senza grumi, trasferire in un recipiente per microonde e cuocere alla massima potenza per 5 minuti. Trasferire il composto che sara' molto appiccicoso su un piatto spolverato di farina di riso e formare delle palline a cui si aggiungera' nell'interno un cucchiaino abbondante di marmellata di fagioli rossi, chiudere rotolare le palline nella farina di riso schiacciare leggermente e raffreddare. 
       

    mercoledì 12 gennaio 2011

    Romantikstrasse!Due Cuori e una Sacher..

    No, non quella Romantikstrasse che collega Vienna a Salisburgo, che a dirvela tutta manco ci è piaciuta troppo!
    Anche la mia Romantikstrasse parte  da Vienna dove la Sacher-Torte regna sovrana  da quando, nel 1832, un sedicenne apprendista pasticcere, Franz Sacher,  la creo' per la prima volta.
    Sara' l'alone di mistero che avvolge questa ricetta, che si dice sia custodita gelosamente  nella pasticceria dell' omonimo Hotel , a farne la torta piu' imitata al mondo?
    Chissa'..
    La strada piu' romantica del monto arriva a Salisburgo, ma noi non ci fermiamo.
    Attraversate  Austria ,Liechtenstein e Svizzera  si prosegue e si scende giu' per la Francia.
    D'obbligo una tappa in Camargue dove possiamo trovare il preziosissimo Fleur de Sel e poi via fino a Tolosa.
    Qui ,nella capitale della Violetta, dal 1818, Candiflor produce con sapienti mani fiori canditi e  cristallizzati.
    Fu cosi', che alla fine di questo lungo viaggio,  Sacher e Violetta s'innamorarono perdutamente!

    Ringrazio Gaia che come sempre mi rende partecipe delle 'bonta' della vita..



    Ingredienti:
    • 50 gr di cacao amaro in polvere
    • 120 gr di burro ammorbidito
    • 200 gr zi zucchero 
    • 2 uova
    • vaniglia
    • Fleur de Sel
    • 160 gr di farina
    • marmellata di albicocche
    Glassa:
    • 120 gr burro
    • 180 gr cioccolato fondente
    • 1 cucchiaio di melassa

    Sciogliere il cacao in polvere in acqua calda fino an ottenere un composto liquido senza grumi e farlo raffreddare.
    Montare le uova con il burro lo zucchero e la vaniglia aggiungere il sale e lentamente il cacao raffreddato.
    Setacciare la farina sul composto.
    Mescolare bene ed infornare a 180 grazi per 35/40 minuti.
    Ricavare dei dischi della grandezza desiderata, farcire con marmellata e ricoprirecon la glassa ottenuta mescolando cioccolato burro e melassa a bagno maria.

    sabato 25 dicembre 2010

    Rockin' Around The Christmas Tree!

                       
                                    Buon Natale A Tutti!!

    martedì 21 dicembre 2010

    Marriage Proposal!Scones Con Marmellata di Lamponi..

    La proposta di matrimonio.
    Ecchiselaricorda?
    Io no, probabilmente non è stato niente di eclatante, forse l'abbiamo deciso punto e basta.
    Proprio non mi viene in mente.
    Mi ricordo invece del babbo di una mia compagna del liceo che aveva fatto trovare alla sua futura moglie un bel diamante in un barattolo di pomodori..questa mi era piaciuta un sacco!
    Ma piu' di tutti mi ha incantato il racconto di un amico oltreoceano che voi blogger bikeroni conoscete molto bene...
    La sua ragazza era appena tornata a casa da lavoro.
    Come al solito ad attenderla c'era lui, nel suo garage, intento ad armeggiare con le sue vecchie ferraglie.
    In mano un serbatoio fresco di verniciatura.
    Mannaggia... inciampa.
    La vernice si rovescia sul lavoro appena fatto, un po' innervosito le chiede di prendere velocemente il diluente per pulire la superfice rovinata, lei si prodiga immediatamente per aiutarlo...giusto una passata a sciogliere il primo strato e sotto, a chiare lettere, la proposta: WOULD YOU MERRY ME?
    Romantico, vero?

    Mike mi ha chiesto di sposarlo di nuovo l'altra sera...tutto merito di aver finalmente imparato a fare gli scones!
    O sara' stato che ne ha mangiati una dozzina?
    mah...
    io ho detto: SI ;)


    Ingredienti:

    • 225 gr. farina
    • 50 gr. burro ammorbidito
    • 1 uovo intero
    • 2 cucchiai di zucchero
    • 75 ml di latte fresco
    • lievito per dolci
    • 1pizzico di sale

    Mescolare sale farina e lievito, aggiungere il burro ed impastare.
    Unire lo zucchero, l'uovo e lentamente aggiungere il latte fino ad ottenere un impasto compatto.
    Stendere la pasta alta circa 2 cm e ricavare dei dischi di circa 5 cm di diametro.
    Spennellare la superficie con l'uovo per glassarli.
    Cuocere a 200 gradi per 15 minuti.

    domenica 12 dicembre 2010

    Kaiserschmarrn&Almdudler!Una Merenda Tirolese..

    L'inverno è arrivato.
    I primi fiocchi  hanno imbiancato i dintorni piu' alti di Firenze.
    Venerdi' in pausa pranzo, presi dalla smania di neve, ci siamo fatti un giro su per il Monte Morello, ma niente.
    Il tempo stringe, l'aria si fa sempre piu' pungente,  vedrai che se si va ancora un po' piu' avanti si trova!
    Ancora un po' di curve, su su  fino a Monte Senario, ecchissenefrega di mangiare.
    Magari ci facciamo un gemmino caldo, a stomaco vuoto poi, chissa' dopo come si lavora allegri!
    Mannaggia.. venerdi' il bar della foresteria è chiuso..

    La voglia di Bianco Natale imperversa e finalmente tra poche settimane faro' ritorno ai miei adorati Monti Pallidi.
    Questa e' la nostra merenda doposci.
    Frittata dolce con uva sultanina e marmellata di mirtilli rossi accompagnata da Almduder, la frizzante bibita alle erbe che fa 'impazzire' gli austriaci ,e anche me!


     Ingredienti:
    • 1 tazza di farina
    • 1 tazza di latte
    • 2 uova intere
    • 1 cucchiaio di zucchero
    • 1 cucchiaino di lievito per dolci
    • vaniglia
    • zucchero a velo per guarnire
    • 1 noce di burro
    Setacciare la farina, aggiungere lo zucchero, le uova e lentamente il latte fino ad ottenere un composto senza grumi.
    Unire la vaniglia l'uva sultanina e da ultimo il lievito.
    Nel frattempo scaldate bene una padella antiaderente con una noce di burro, versare il composto a cucchiaiate far dorare da entrambe le parti e tagliare con la forchetta in pezzi irregolari.
    Cospargere di zucchero a velo e servire calda con marmellata di mirtilli rossi.

    mercoledì 8 dicembre 2010

    Bitter Sweet Symphony!Cantucci Al Cioccolato e Zenzero Candito..

    La ricetta di questo post e' nata per caso.
    Per caso sono finita sul blog di Ambra ed ho letto del suo Sweet Moments.
    Per caso oggi pomeriggio Orso si è addormentato presto e si è svegliato tardi!
    Per caso c'e' ancora un giorno di tempo per partecipare..
    E perchè no?
    Passo in rassegna velocemente  gli ingredienti a disposizione in cucina senza uscire di casa, zero burro.
    Non mi scoraggio.
    Il tema della gara è la piccola pasticceria.
    Sempre per caso mi tornano alla mente le parole del babbo di Gaia che qualche di tempo fa ci ha esortate ad arricchire i nostri blog rivisitando le ricette dei dolci tipici della nostra Toscana.
    Ed è cosi' che è nata l'idea di questi cantucci dolciamari.

    Ingredienti:
    • 125 gr di cioccolato fondente Amedei
    • 300 gr di farina
    • 4 cucchiai di cacao amaro in polvere
    • 180 gr di zucchero
    • 1 cucchiaino di lievito per dolci
    • 2 uova intere
    • 2 tuorli
    • 90 gr di zenzero candito
    • 1 albume montato a neve
    Setacciare la farina e il lievito e il cacao, aggiungere lo zucchero , la cioccolata fondente ridotta in piccoli pezzi e lo zenzero a cubetti unire le uova,l'albume ed iniziare a lavorare gli ingredienti con le mani.
    Dividere l'impasto in rotoli circa 20x4 cm disporli distanziati su una teglia e cuocere a 180 gradi per 20 minuti.
    Sfornarli, tagliare i rotoli in diagonale ed infornare a 140 per altri 20 minuti.
    Lasciar raffreddare e conservare in una scatola di latta.


    Sweet Moments!

    lunedì 6 dicembre 2010

    La Salute Vien Mangiando!

    Questa è la promessa rivolta ai lettori di questo nuovo blog!
    Qui non si scherza affatto..
    A condividere i preziosi segreti della loro cucina sono i 3 chef del gruppo termale STB:
    Umberto Toscano (Bagni di Pisa Resort &Medical Spa), Giuseppe Argentino(Grotta Giusti Natural Spa Resort) ed Emanuele Venditti (Fonteverde Natural Spa Resort).
    Io sono curiosissima di provare qualche loro ricetta, ma se non vi va di cucinare...lasciatelo fare a loro e concedetevi un week end di puro relax in una di queste meravigliose oasi toscane del benessere.
    Io l'ho fatto!

    www.stbspacuisine.blogspot.com
    www.stbspa.com

    giovedì 2 dicembre 2010

    Spices Explosion!Ginger Almond Muffins&Chai Tea

    Dopo la cucina e  i profumi,  un'altra mia passione è quella di 'perdermi' per mercatini dell'usato, rigattieri, robivecchi e cianfrusaglie.
    Mi piacciono un sacco le cose che appartengono al passato, mi piace farle mie ed immaginare la loro storia.
    E' praticamente impossibile tornare a casa a mani vuote da queste spedizioni solitarie per venditori di anticaglie.
    Saro' mica la Rebecca Blomwood delle 'pulci'??un po' si!
    Qualche anno fa in Austria ho lasciato il cuore su  un mobile di legno polveroso con i cassetti in ceramica decorati a mano bianchi e blu con scritto sopra in tedesco i nomi delle spezie, lo volevo tantissimo ma sfortunatamente eravamo in moto e per la gioia di Mike ho dovuto rinunciarci...
    Chissa' se avessimo avuto il sidecar...vabbe'...
    Peccato!
    Avrebbe risolto  il problema barattolini di spezie che continuano a moltiplicarsi nella mia dispensa.
    Perche' di spezie...chi piu' ne ha piu' ne metta!


    Ingredienti:
    • 2 bicchieri di farina
    • 1 bicchiere di farina di mandorle
    • 1 e 1/2 bicchiere di zucchero
    • 1 bicchiere di latte
    • 3 uova
    • lievito per dolci
    • vaniglia
    • zenzero in polvere
    Mescolare tutti gli ingredienti ed infornare a 180 gradi per circa 20 minuti.
    Per il Chai si trovano in commercio le spezie gia' dosate ma se volete farlo da soli:
    • 1 stecca piccola di cannella
    • 3 chiodi di garofano 
    • zenzero un pizzico
    • 3 semi di cardamomo
    • pepe nero un pizzico
    • 2 cucchiaini di the nero (assam)
    • latte 200 ml
    • acqua 3 bicchieri
    • zucchero quanto basta
    Far bollire l'acqua ed aggiungere le spezie, unire il the e lo zucchero e riportare ad ebollizione,togliere dal fuoco aggiungere il latte, filtrare e mettere in tazza.

    giovedì 25 novembre 2010

    Thanksgiving Day! Strudel di Zucca..

    Prima o poi,
    probabilmente quando saro' nonna di un sacco di nipoti, mi cimentero' in una vera e propria cena per il Thanksgiving!
    Tacchino ripieno a volonta', salsa di cranberry, mashed potatoes & gravy, crostata di zucca..
    Mi ci vorra' una grande casa in campagna.
    Mi ci vorra' una grande cucina con un grande forno e una grande tavola, come in questo disegno di Normann Rockwell.

    Freedom From Want-The Saturday Evening Post 1943

    Per adesso accontentatevi di questo Strudel di Zucca!
    Ingredienti:
    • 250 gr farina
    • 100 gr di burro
    • 1 uovo intero
    • 1 tuorlo
    • 6 cucchiai di zucchero
    • 1 presa di lievito
    • 350 gr zucca
    • zucchero di canna
    • 30 gr uvetta
    • cannella
    • zenzero
    Preparare la pasta frolla, formare la montagna con la farina, aggiungere nel mezzo lievito, uova burro ammorbidito, zucchero e cominciare ad impastare.
    Formare una palla e lasciar riposare in frigo circa 30 minuti.
    Nel frattempo lessare leggermente la zucca.
    Stendere la pasta frolla, farcire con lazucca schiacciata, uvetta, cospargere di zucchero di canna, zenzero e cannella.
    Cuocere a180 gradi per circa 30 minuti.

    mercoledì 24 novembre 2010

    Domenica...a KM zero!

    nooooooooooooo....tranquilli non sto parlando di un'altra trovata per risolvere il problema inquinamento causato delle auto!
    E nemmeno di una domenica, l'ennesima di pioggia, chiusa in casa a sfornar dolci.
    La macchina l'abbiamo presa eccome, per un bel giretto fuori porta, con gli stivaloni di gomma che piacciono tanto a me.
    Destinazione Bruscoli, appennino Tosco-Emiliano, dove Laura ci ha invitato per provare la cucina del suo nuovo Ristorante " Il Passeggere-Azienda Agrituristico Venatoria".
    I dintorni li conosco bene, sono bellissimi, e  sotto il diluvio sembra quasi di essere in Cornovaglia.
    Ad accoglierci c'e' Sara che ci ha preparato un tavolo nella sala del camino,  ci sono anche poltrone di pelle per rilassarsi, un tavolo pieno di  libri e riviste ed una vista mozzafiato sui pascoli circostanti.
    Quello che colpisce immediatamente è l'aria di casa che si respira.
    I clienti a turno si prodigano per mantenere vivo il fuoco, i bambini scorrazzano nel corridoio, qualcuno si affaccia alla cucina, la cuoca sorride, qualcun altro forse ha mangiato troppo e si addormenta comodamente seduto davanti al fuoco.
    La cucina e' semplice ma con ingredienti di alta  qualita', i piatti sono quelli tipici della tradizione dell'appennino: pasta fatta in casa, salumi, cacciagione.
    Tutto quello che si mangia proviene dall'Azienda, per questo è a KM zero!
    Il menu' a prezzo fisso, 25 euro per il pranzo completo inclusa acqua, vino della casa e caffe'.
    Io non vedo l'ora di tornarci.
    Magari in una bella giornata di sole..
    Magari in moto..
    ah gia'...adesso siamo in tre!
    Vabbe' Mike, mi sai che c'hai ragione e tocchera' comprare un Sidecar:)





    Per Informazioni: 366 6446263 www.passeggere.it

    martedì 16 novembre 2010

    Bloody Monday!Focaccia al Rosmarino

    E' lunedi' ed è da piu' di una settimana che ho questa  ricetta in testa..I macarons!
    Ho messo ad invecchiare gli albumi d'uovo da un paio di giorni, comprato le mandorle e...finalmente, la giusta occasione: mia suocera a cena!
    Nel frattempo mi accorgo di non avere pane in casa ed appurata la presenza del lievito fresco nel frigorifero decido di fare una bella schiacciata.
    Marghe, mia cognata, è la superesperta in famiglia dell'argomento, da quando un paio di anni fa ha fatto un corso di cucina ne sforna  per tutti gusti ed è a lei che ho rubato questa ricetta, aggiungendo su consiglio di una vecchia amica di Bari una mezza patata lessata.
    Ma questo, cosa c'entra con i Macarons??
    Infornata la schiacciata rispolvero il mio vecchio minipimer per tritare le mandorle con l'intento di ricreare i famosissimi pasticcini parigini.
    Non so come  ma appena finito ci infilo dentro il ditino indice e...Zac... premo l'interruttore!
    Non vi sto a raccontare la scena, degna di un film splatter..!
    Per fortuna il danno fisico si risolve con un paio di steril strip ed un ditone dolorante tagliuzzato.
    I macarons sara' meglio rimandarli a data da destinarsi.
    M-A-C-O-M-E-D-I-A-V-O-L-O-H-O-F-A-T-T-O?
    Vabbe'  dai alla fine dei conti la cena va alla grande e la schiacciata è proprio buona!


    Ingredienti per una schiacciata:
    • 650 gr. di farina
    • lievito di birra fresco
    • mezza patata lessa
    • sale grosso
    • zucchero
    • rosmarino
    • olio extravergine d'oliva
    • acqua
    Formare una montagna con la farina, aggiungere una manciatina di zucchero e mescolare nel frattempo sciogliere il lievito in un bicchiere d'acqua tiepida ed aggiungere lentamente alla farina, iniziare ad impastare, unire la patata lessata e schiacciata ed acqua lentamente fino a raggiungere una buona consistenza, formare una palla cospargerla di olio e lasciarla lievitare per circa 20 minuti coperta con un canovaccio.
    Accendere il forno a 180 gradi.
    Stendere la schiacciata sulla teglia ungere ancora con tanto olio formare i buchi con le dita cospargere la superficie con sale grosso e rosmarino e cuocere fino a quando sara' bella abbronzata!